La massima potenza aerobica è equivalente alla massima quantità di ossigeno che può essere utilizzata nell’unità di tempo da un individuo nel corso di una attività fisica coinvolgente grandi gruppi muscolari, di intensità progressivamente crescente e protratta fino all’esaurimento.
Viene in genere espressa come VO2max: il massimo volume di ossigeno consumato per minuto. Il massimo consumo di ossigeno è una misura globale ed integrata della massima intensità di esercizio che un soggetto può tollerare per periodi di tempo abbastanza lunghi. In senso stretto il VO2max può essere sostenuto al massimo per una decina di minuti.
Tuttavia, poiché il tempo di esaurimento muscolare è funzione della frazione di VO2max effettivamente utilizzata, soggetti dotati di un alto valore di VO2max sono in grado di sostenere, a parità di tempo, esercizi di intensità più elevata, o, a pari intensità, esercizi di più lunga durata rispetto a soggetti caratterizzati da VO2max inferiori.
Il VO2max è una caratteristica genetica, con l’allenamento il suo valore può essere incrementato dal 10% al 25%.
In molti casi è preferibile misurare la soglia anaerobica rispetto al VO2max. Infatti negli atleti il VO2max sale all’inizio della stagione, poi non aumenta più. Quello che si modifica è la percentuale di VO2max che può essere sostenuto a lungo, ovvero la soglia. Inoltre la soglia anaerobica in molte discipline di endurance si correla meglio con la prestazione, costituendo così un miglior indice di potenza aerobica.